giovedì 8 gennaio 2015

PETRA, GIOIELLO DI PIETRA



Petra è senza dubbio l'attrazione turistica più importante della Giordania. E' stata inserita tra le sette meraviglie del mondo moderno e nel 1985 è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Si trova a circa tre ore di strada dalla capitale Amman, a metà strada tra il Golfo di Aqaba e il Mar Morto. La posizione e la presenza di fonti d'acqua ne fecero un luogo propizio allo sviluppo di una società basata sul commercio.
Il luogo è accessibile soltanto da due punti: uno a nord-ovest, per uno stretto sentiero di montagna e l'altro ad est, attraverso un canyon lungo un chilometro e mezzo, anche per questo motivo Petra fu in un certo senso dimentica per secoli fino alla sua riscoperta avvenuta nel 1812, grazie alle ricerche dell'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt. Le prime tracce di insediamenti stabili edomiti nel sito di Petra sono collocabili tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo a.C ma è all'antico popolo dei Natabei, che vi si stabilì nel VI secolo a.C., che Petra deve la sua fama.



I Natabei realizzarono i loro monumenti (per lo più tombe) scavando e scolpendo le pareti delle montagne. Le facciate delle tombe sono state scolpite nell'arenaria policroma di età paleozoica, una roccia sedimentaria prodotta dall'accumulo e compressione di granelli di sabbia e caratterizzata dalla una colorazione rosso acceso e da venature formate durante il periodo di consolidamento e determinate dalle differenti concentrazioni di ossidi. 
Antico villaggio di Beidha, databile intorno
al 10.000 a.C.

Alcuni ritrovamenti archeologi nelle vicinanze di Petra hanno dimostrato che il popolo edomita e i Nabatei non furono i primi ad insediasi in quest'area. Molto prima di loro altri uomini avevo già sfruttato le caratteristiche favorevoli di questo territorio. I ricercatori hanno trovato insediamenti umani databili ad un periodo stimato tra il 10.000 e 7000 a.C..I ritrovamenti piu' significativi si possono vedere nel sito di Beidha, poco distante dall'ingresso della Piccola Petra.


Entrata Est di Petra
Il sito fu studiato dall'archeologa britannica Diana Kirkbride nel 1957. Qui furono individuati tre differenti periodi di occupazione, dove il primo è stato attribuito alla cultura natufiana, una cultura mesolitica diffusa sulle coste orientali del Mar Mediterraneo e nelle regioni limitrofe del Levante tra il 13.000 e 10.000 a.C. circa. Dopo i Natabei furono molti i popoli che occuparono Petra lasciando le loro tracce, Assiri, Persiani, Romani e bizantini.
(fonte foto link)
L'ingresso posto ad Est offre un'esperienza unica e suggestiva nel suo genere, catapultando il visitatore in un'altra epoca. Mentre si percorre lo stretto e lungo canyon che funge da entrata si intravede uno dei più bei monumenti di Petra, il Khasneh al Faroun (Tesoro del Faraone, nome di fantasia inventato dai beduini), la cui facciata è perfettamente scolpita nella roccia. Alla fine del Canyon si apre un'enorme spazio da cui si può ammirare la facciata in tutta la sua secolare bellezza. Questo luogo acquisì una notevole popolarità dopo l'uscita del film "Indiana Jones e l'ultima crociata" che qui girò le scene finali. A quanto pare recentemente l'amministrazione locale ha offerto la possibilità di visite notturne. Non so voi ma io sarei disposto a pagare anche parecchio per poter vivere un'esperienza di questo genere.
(fonte foto link)

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Fonte testo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Petra_%28Giordania%29

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